Indiscussa la leadership di Matteo Salvini alla guida della Lega Nord. Il Segretario Federale del Carroccio ha ricevuto dai militanti, mandato pieno per continuare a guidare il partito. Un partito che quindi si dimostra per l'82,7%, dalla sua parte, dalla parte della sua idea di Lega Nord a cui si era opposta la visione di Gianni Fava, assessore regionale all'agricoltura, che chiedeva un ritorno alle origini, al nord, all'indipendenza, al federalismo, del partito fondato da Umberto Bossi. I militanti non hanno avuto dubbi e Salvini ha conquistato il secondo mandato con la stessa percentuale di tre anni e mezzo fa contro Umberto Bossi. La Lega quindi continua sulla linea dettata da Salvini, parlando di sicurezza, immigrazione, autonomia, Europa, in tutta Italia, da nord a sud, puntando ad andare al Governo. Un risultato che però non scaccia del tutto il rischio di una frattura con quella minoranza del movimento che punta a continuare la battaglia per la liberazione del Nord. La riconferma di Salvini arriva anche dai 770 militanti bresciani che hanno votato in massa per il segretario uscente che nel bresciano ha totalizzato il 90,6% delle preferenze. Una percentuale superiore alla media nazionale. Solo una cinquantina i voti a favore dell'assessore regionale. In Valle Camonica 88 voti sono andati a Salvini contro gli 8 andati a Fava. Ad influire sull'affluenza, anche l'adunata nazionale degli alpini, anche se qualche militante ha votato da Treviso.