Musica e parole per ricordare le Grande Guerra fra le trincee del Montozzo, una delle aree del nostro territorio che ancora custodisce edifici che fecero da palcoscenico alle vicende della Guerra Bianca in Adamello. “100 note per la memoria e la pace” è un evento unico nel suo genere ospitato a fine luglio al Rifugio Bozzi (2478 metri), sul confine tra la Lombardia e il Trentino proprio a ridosso della prima linea che segnava 100 anni fa il confine tra l’Italia e l’impero Austro-ungarico. Qui, come detto dopo il grande lavoro di recupero effettuato negli anni scorsi dagli alpini in armi e in congedo, le tracce dei manufatti della Grande Guerra sono ancora notevoli e suggestivi. A chiusura dei lavori è stato realizzato anche un piccolo museo ora intitolato a Gianni De Giuli, lo storico presidente Ana di Valle Camonica. La giornata è stata organizzata in collaborazione con il Corpo Bandistico di Coredo e il Corpo Bandistico di Romeno, invitati al Rifugio Bozzi dal gestore Monica Fantino. E' la prima volta che due bande trentine si sono trovate con i loro 80 musicisti unite in un evento di questo genere. Tre i momenti della manifestazione che ha visto prima un concerto dei due corpi bandistici con brani classici del loro repertorio, poi alcune esecuzioni per ricordare, attraverso la musica, gli avvenimento di 100 anni fa e la montagna e poi spazio anche alle parole con il Museo della Guerra Bianca di Temù. Fabio Fogliaresi ha letto alcuni brani di scritti dal fronte una serie di testimonianze e stralci da diari dal fronte della Grande Guerra. All'organizzazioni della giornata hanno contribuito anche: Soccorso Alpino, Protezione Civile, l’associazione ANA – Alpini della Valle Camonica, CAI Sezione di Brescia, la Pro Loco di Ponte Di Legno e il patrocinio del Comune di Ponte di Legno. I bandisti sono saliti tutti a piedi verso il rifugio mentre 11 pick up hanno fatto la spola delle case di Viso per portare in quota i delicati strumenti musicali.