Arrestata la banda del bancomat. In manette due uomini mentre altri due sono stati denunciati a piede libero. Sarebbero i responsabili di diversi colpi in diverse regioni d'Italia. Agivano muniti di fucile ed esplosivo e fuggivano a bordo di una porche. Proprio seguendo la macchina i carabinieri del Comando Provinciale di Brescia in collaborazione con personale dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso e Vicenza, sono riusciti a risalire ai componenti della banda. Le indagini disposte dalla Procura sono iniziate dopo l'assalto al bancomat della Banca di Credito Cooperativo del Garda di Padenghe sul Garda, avvenuto la notte del 14 ottobre, quando cinque uomini hanno fatto saltare lo sportello con dell'esplosivo, senza tuttavia riuscire ad asportare il contenuto e fuggendo a bordo della porsche. I carabinieri di Salò grazie alle indagini sulla vettura sono risaliti ai componenti della banda. In manette sono finiti un 43 enne residente nel trevigiano e un 38 enne residente nel padovano, tutti e due di origine sinti, mentre la denuncia in stato di libertà è scattata per un 45 enne e per un 55 enne, anche loro sinti e residenti in provincia di Padova. Sono tutti accusati a vario titolo di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, tentato furto e furto ai danni di dispositivi bancomat presso istituti di credito, riciclaggio e incendio. In un tombino usato dalla banda come nascondiglio, i carabinieri hanno trovato il fucile d’assalto, funzionante e completo di caricatore con 19 colpi. Nelle scorse ore sono state svolte anche 6 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di altri indagati sospettati di favoreggiamento. Tra i reati contestati anche il tentato furto al bancomat della filiale Unicredit di Ozzano dell’Emilia il 1° novembre 2017 e il furto aggravato presso la B.C.C. Cassa Padana di Bovolone l’8 novembre 2017, con un bottino di 8.000 euro.