Hendrik Van Homme, il 30enne olandese disperso da martedì nelle acque del Sebino, è stato trovato. Il suo corpo era a circa 200 metri di profondità nelle acque del Sebino tra Castro e Riva di Solto. A trovarlo questo sabato mattina sono stati i vigili del fuoco dopo quasi 5 giorni di ricerche. Svolte le procedure, ovvero dopo il nulla osta del magistrato e il riconoscimento da parte dei famigliari, la salma dell'uomo, avvistata intorno alle 10.30 e recuperata – c'è voluta una buona mezz'ora per riportarla in superficie – è stata quindi portata presso il cimitero di Castro e può ora fare ritorno con la moglie e i due figli di 2 e 5 anni, in Olanda. La salma, individuata tra la località Grè di Riva di Solto e la Corna Trentapassi, è stata recuperata a bordo della pilotina dei vigili del fuoco sommozzatori di Trento, che questo sabato hanno operato con i vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo che a Castro hanno allestito l'UCL, con il personale TAS di Brescia e Lodi e con i vigili del fuoco volontari di Lovere. Si atteso il nulla osta del magistrato e lo svolgersi delle procedure di rito, poi il riconoscimento ha confermato l'identità del corpo. Hendrik Van Homme era in vacanza sul Sebino insieme alla sua famiglia. Era in villeggiatura al camping Eden di Pisogne con la moglie, i due figli piccoli, la sorella e il cognato. Una famiglia di casa sul lago d'Iseo. Martedì pomeriggio la comitiva ha deciso di legare un grosso gonfiabile con una fune ad un gommone ma nel tragitto da Pisogne a Castro qualcosa è andato storto: l'uomo deve aver perso la presa finendo in acqua e forse l'impatto gli ha impedito di ritornare in superficie. E' stata la moglie ad accorgersi all'altezza di Lovere, che il marito non era più sul gonfiabile. Sono così partite le ricerche che hanno impiegato per diversi giorni personale specializzato dei vigili del fuoco e che si sono concentrate a Castro, punto ritenuto più probabile dai famigliari. E infatti a non molta distanza, forse trascinato dalle correnti, è stata trovata la salma. Ora sarà restituita alla famiglia che da martedì segue con incredulità e dolore le ricerche, che sperava in miracolo, sperava che l'uomo potesse essersi salvato in qualche modo, magari salvato da qualche imbarcazione di passaggio.