500 concorrenti provenienti da 14 nazioni, una full immersion di emozioni tra vette alpine, antichi sentieri e camminamenti che risalgono alla Prima Guerra Mondiale, ma soprattutto 170 chilometri, con un dislivello positivo di 11.550 metri, da completare entro un massimo di 53 ore. Questi i numeri, strepitosi, che hanno caratterizzato la sesta edizione dell’Adamello Ultra Trail: un weekend che si è aperto venerdì 20 settembre con la partenza dei concorrenti della prova principe da Vezza d’Oglio e si è chiuso proprio questa domenica con le gare da 30 e 20 chilometri. Nel mezzo la prova da 90 per una tre giorni che si è confermata, anche quest’anno, una festa del trail a 360°. Sulla 170 griffe importanti e tempi di record, con Franco Collè e Cristiana Follador che hanno posto la loro firma nell’albo d’oro della competizione. Il campione valdostano, dopo il forfait di due anni fa, aveva un conto aperto con l’AUT e, presentatosi in condizione stratosferica, ha intrapreso una cavalcata trionfale portata a termine con lo straordinario primato di 24h00’55’’. Seconda piazza assoluta, con altra performance di prestigio, per il lecchese Luca Manfredi Negri che ha stoppato il cronometro sul tempo di 24h12'01". Terzo posto per l'americano Sean Van Horn, quarta piazza per il primo "local", Nicola Manessi. Prima nella gara in rosa, con un’altra prestazione da record, la veneta del Team la Sportiva Cristiana Follador. Il suo viaggio tra gli 8 comuni di confine tra Lombardia e Trentino si è concluso, infatti, con un finish time di 34h10'37". Alle sue spalle, seconda si è piazzata un'ottima Marta Poretti. Terza, infine, al traguardo la britannica Nathalie White. A tagliare per primi il traguardo della gara intermedia da 90 chilometri, il lombardo Luca Carrara e la valdostana Giuditta Turini, mentre a vincere il Trail da 30 chilometri, realizzato in collaborazione con Rosa Associati, sono stati Simone Brunelli e Laurea Brenna.