Adescato in chat a soli 12 anni, grazie all'intervento dei genitori e successivamente dei carabinieri è stato possibile risalire al molestatore e denunciarlo. Sono stati i carabinieri di Travagliato – dopo un'articolata e complessa attività investigativa durata mesi - a risalire all'identità dell'uomo, un 41enne di origini giordane, residente a Genova domiciliato a Reggio Emilia che tra gennaio e febbraio dello scorso anno aveva adescato un 12enne residente in provincia di Brescia con messaggi whatsapp inviati in modo del tutto casuale (tramite la tecnica cosiddetta del grooming ovvero l'adescamento di minori attraverso internet). I messaggi ricevuti dal ragazzino contenevano espliciti riferimenti sessuali ai quali seguivano richieste di immagini personali. A trovare i messaggi sul telefono del ragazzo i genitori che hanno immediatamente sporto denuncia. Le indagini sono state lunghe, ma finalmente i carabinieri di Travagliato sono risaliti all'identità del molestatore e lo hanno raggiunto nella sua abitazione per una perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire e sequestrare vario materiale tra cui supporti informatici e cellulari con immagini pedopornografiche. L'uomo è quindi stato denunciato e l'autorità giudiziaria gli ha comunicato l'avviso di conclusione delle indagini così come previsto dall'articolo 415 bis del codice penale. Intanto è un episodio questo che torna a far riflettere sui pericoli della rete e delle chat. In questo caso i genitori si sono accorti che il loro figlio era vittima di un molestatore e sono intervenuti in tempo. Il consiglio delle forze dell'ordine è quello di vigilare sui propri figli, di non lasciarli soli in rete e di segnalare immediatamente alle autorità competenti eventuali problemi.