Fermato dalla Digos nei pressi del parco Goisis, zona Monterosso a Bergamo, mentre distribuiva, incappucciato, volantini neonazisti sulle auto. Nella successiva perquisizione a casa sono state rinvenute croci celtiche, munizioni. Si tratta di un ragazzo di 22 anni, bergamasco incensurato, finito in cella per resistenza a pubblico ufficiale (addosso aveva anche un coltello di 22 centimetri), denunciato per istigazione all’odio razziale. L'annuncio nel corso di una conferenza stampa in via Noli nella mattinata di sabato 15 febbraio.  Il lavoro delle Volanti e della Digos era partito però un mese prima da una segnalazione del vice sindaco e assessore alla Sicurezza di Bergamo, Sergio Gandi, che aveva sottoposto all’attenzione della Questura alcuni volantini inneggianti all’odio razziale trovati in zona Redona. Il giovane, vive a casa con i genitori, ha un diploma ma non ha proseguito gli studi e non lavora. Parla però tre lingue: il croato, il russo e l’italiano. Nei volantini si rifà a una sigla, Forza di liberazione europea, che è stata riscontrata per la prima volta in Italia e in Europa, e su cui sta lavorando ora, insieme alla Questura di Bergamo, anche la direzione centrale di Polizia preventiva.