Scaldano i motori i rifugi lombardi ed in particolare quelli bresciani che, dopo aver preso visione dell'ultimo decreto ministeriale, si stanno organizzando per adeguare strutture e organizzazione alle ultime disposizioni contenute nel DPCM di maggio. Regole non tutte chiare e non tutte condivisibili, ma che devono essere messe in pratica per poter aprire le porte dei rifugi al pubblico di appassionati della montagna. Una delle norme di massima sicurezza, valida in ogni luogo dove vivono le persone, è quella che indica di aerare edifici, stanze, luoghi di lavoro. Certo, per mille ragioni, la vita del rifugista è legata ad una passione che nasce da una vocazione, perché tra strade chiuse, tempeste cicloniche, disastri ambientali, stagioni a dir poco bizzarre e d ora una pandemia mai vista prima, ce n'è a sufficienza per perdere la fiducia: eppure, tutti sono pronti a ripartire. In questo fine settimana sono ancora pochi i rifugi che possono riaprire, per la quota, per la facilità di accesso e per l'adeguamento alle norme contenute nel DPCM di maggio. Entro fine maggio e ancor più entro la prima settimana di giungo ci si attende la riapertura di quasi tutti i rifugi bresciani e bergamaschi per una stagione che, quest'anno, ha davvero bisogno di tanta solidarietà e partecipazione di quanta più gente possibile.