Sono finiti uno in carcere e l'altro ai domiciliari due amici, un 30enne kosovaro e un 40enne di Cologne protagonisti il 29 febbraio scorso di una rissa davanti al bar Mi Vida di Erbusco. I due sono stati raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Brescia ed eseguita dai carabinieri della stazione di Erbusco insieme a quelli della sezione operativa della compagnia di Chiari, gli stessi che, coordinati dal pubblico ministero Benedetta Callea hanno condotto le indagini sulla rissa del 29 febbraio durante la quale una persona era rimasta ferita da alcuni colpi di pistola. Concluse le indagini che hanno permesso di far luce su quanto accaduto quella sera, i carabinieri hanno proceduto a portare dietro le sbarre il 30enne kosovaro e a notificare gli arresti domiciliari al bresciano. I fatti: il 29 febbraio scorso, al termine di una serata i due arrestati avevano dato vita ad una rissa con altri stranieri fuori da un locale di Erbusco. Il tutto era cominciato con calci e pugni ed i due che in minoranza hanno la peggio e si allontanano. Solo per qualche istante perché poi tornano armati di una pistola e fanno fuoco colpendo uno dei contendenti. Ancora risse nelle ultime ore e un brasiliano di 26 anni che finisce in manette che ha fratturato la testa ad un suo conoscente a calci e pugni. L'intervento è dei carabinieri dell'aliquota radiomobile della compagnia di Desenzano del Garda chiamati per un intervento in un esercizio pubblico di via Matteotti dove hanno trovato a terra con il volto sanguinante un 47enne che ha spiegato ai militari di essere stato picchiato da un conoscente che abita in un appartamento in uno stabile accanto al bar; nell'appartamento, infatti, i militari hanno trovato il giovane che si stava lavando dal sangue. Il 26enne avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Pare che l'aggressione sia scaturita da una discussione per futili motivi. Il brasiliano è stato arrestato per violenza privata e lesioni personali aggravate. Il giudice ne ha convalidato il fermo. Il 47enne ricoverato in ospedale ne avrà per 40 giorni.