Ragazzi che scelgono volontariamente di dedicare la loro estate ad un progetto, che scelgono di non andare al mare, di non oziare sul divano, di non uscire con gli amici, ma di impugnare rastrello, scopa e straccio e ripulire un bene confiscato alla mafia che presto diventerà una casa rifugio per donne del territorio in difficoltà. Succede a Gianico dove ragazzi da diverse province e regioni hanno preso parte al primo campo di lavoro di Estate Liberi, il primo organizzato in Valle Camonica dal locale presidio di Libera intitolato a Nino e Ida Agostino. Il capo lavoro si è svolto con la collaborazione dell'amministrazione comunale che ha ospitato i ragazzi nel centro anziani e nella palestra. A Gianico infatti risiede un’unità immobiliare per uso abitativo dislocata su tre piani e confiscata alla mafia in via definitiva nel 2002. Nel 2018 venne assegnata al comune di Gianico affinché venisse utilizzata a fini sociali, ma rimase occupata fino a febbraio 2020, quando il comune ne acquisì finalmente la piena disponibilità. Tramite un bando per l’assegnazione che prevedeva che la concessione fosse destinata ad enti e associazioni con finalità sociale, a giugno è stata assegnata all’associazione multietnica “Terre Unite” di Passirano, che si occupa della promozione femminile e delle pari opportunità. I ragazzi attraverso lo sgombero di materiali, la tinteggiatura di pareti e serramenti, la sistemazione del giardino e altre piccole attività, restituiranno il bene alla collettività. Il campo ha anche l'obiettivo di sensibilizzare non solo i giovani che partecipano anche ad incontri formativi ad esempio sulla mafia al nord e sul caparolato, ma la cittadinanza in generale sulla lotta alla mafia e sulla giustizia sociale e questo mercoledì 5 agosto alle 19.45 da via Caduti di Campelli partirà una fiaccolata in Memoria di Nido e Ida Agostino nel 31esimo anniversario della loro uccisione in un agguato mafioso avvenuta il 5 agosto nel 1989.