Spesso si dice che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E’ questo il caso di una coppia residente in bassa Valle Camonica, lui 57 anni, lei 51, colti in flagranza di reato dai Carabinieri della Compagnia di Breno. I due erano finiti sotto la lente degli uomini dell’arma già lo scorso aprile, quando in pieno lockdown dovuto all’emergenza sanitaria Covid-19, erano stati arrestati poiché trovati in possesso di alcune dosi di cocaina. I militari all’epoca erano riusciti a dimostrare che parte della droga era destinata a un cliente, che attendeva la consegna a domicilio e che aveva effettuato a loro favore il pagamento mediante un bonifico su una carta di credito in uso ai due arrestati. Ora a distanza di alcuni mesi, nel pomeriggio di mercoledì 28 ottobre, gli stessi Carabinieri hanno pedinato l’auto dei due, cogliendoli sul fatto durante la vendita di una dose di cocaina a favore di un giovane residente a Lovere. Fermato l’acquirente, i militari hanno proceduto al controllo dell’auto. La donna alla guida ha cercato quindi di buttare a terra un secondo involucro di coca, subito recuperato. Dai successi accertamenti è emerso che il compagno, residente a Darfo Boario Terme, aveva appena finito di scontare, due giorni prima, una condanna in regime di detenzione domiciliare e all’atto della scarcerazione era stato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Quel pomeriggio, per effettuare le consegne a domicilio dello stupefacente, aveva però violato gli obblighi, essendosi recato in vari comuni della Valcamonica e della limitrofa provincia bergamasca. Concluse le dovute verifiche, i Carabinieri hanno arrestato la donna per spaccio e il 57enne per la violazione degli obblighi della misura di prevenzione. Il loro arresto è stato convalidato. Nei confronti della 57enne è stato disposto l’obbligo di dimora a Pian Camuno, mentre per il compagno, già sottoposto alla sorveglianza speciale, non è stata applicata nessuna nuova misura restrittiva.