In Lombardia, questo giovedì 7 gennaio, è scattato il semaforo verde per i saldi invernali che si prolungheranno fino al prossimo 7 marzo. Due mesi dedicati alle svendite che, per effetto della situazione di emergenza provocata dalla pandemia, secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, si stima interesseranno oltre 15 milioni di famiglie, muovendo in totale 4 miliardi di euro contro i 5 miliardi dell’anno scorso. Al primo posto nei desideri degli italiani, si confermano abbigliamento e accessori. In Bergamasca, secondo Ascom Confcommercio Bergamo, la stima è più alta rispetto al resto d’Italia, con una spesa procapite di circa 124 euro e una spesa complessiva di oltre 138 milioni di euro. Saldi definiti “all’insegna della confusione” da Diego Pedrali, vicepresidente di Federazione Moda-Italia Confcommercio “Il susseguirsi dei decreti ha destabilizzato consumatori e operatori, costretti a rispettare un calendario di aperture e chiusure alternate che non giova alle imprese”. L’emergenza sanitaria e la crisi hanno infatti messo in ginocchio tutto il settore: le stime parlano di oltre 20 mila aziende in Italia a rischio chiusura, con circa 55 mila lavoratori a rischio disoccupazione. Ribadito l’invito già ripreso più volte nei mesi scorsi: acquistare ne negozi di prossimità, privilegiandoli al web, ma tuttavia diffidando da sconti esagerati. ASCOM Confcommercio Bergamo confida nell’onestà e nella trasparenza degli esercenti. In provincia di Brescia, secondo la locale Confcommercio, nel 2020 si è registrato un calo negli acquisti pari a 40 milioni di euro, a fronte di un recesso di un miliardo in tutta Italia rispetto allo stesso periodo preso in considerazione nel 2019.