La cosa che colpiva più in lui era quel sorriso un po' beffardo di uno a cui non gliela fai, e quegli occhi visti, furbi, con lo sguardo sempre un po' più in là, avanti. Era un uomo rigoroso e coraggioso, ha lottato per i diritti dei lavoratori e per i diritti della sua terra per oltre 40 anni, ma questa notte a soli 66 anni si è arreso alla malattia che lo aveva colpito dopo il pensionamento. Domenico Ghirardi aveva ancora molta da dare, alla vita alla famiglia (alla moglie, al figlio e ai due nipotini), al sindacato, alla Valle Camonica. Mancherà, e non solo alla CGIL, mancherà la sua conoscenza storica delle vicende camune degli ultimi decenni, mancherà perché era un uomo giusto. La sua attività sindacale ha segnato tutta la sua vita, il suo impegno, la storia della Valle Camonica e delle sue vicende industriali, ha attraversato i momenti più difficili della nostra economia a partire dal tessile e dalla sua devastante crisi. Intensa la sua attività dentro la Cgil: da delegato sindacale eletto nel 1973 era passato, dopo la nascita del comprensorio camuno, a dirigere la categoria dei tessili e poi quella degli edili; successivamente era entrato nella segreteria della Camera del Lavoro per diventarne segretario generale. Qui sono note le sue battagliesulla tutela della salute dei lavoratori, sul tema della viabilità.Dal 2009 al 2017 aveva ricoperto la carica di segretario generale dello Spi. Dopo il pensionamento aveva continuato a collaborare come volontario nella sede di Edolo. Solo pochi giorni fa, nonostante la malattia, aveva pubblicato sul giornale dei pensionati lombardi le sue riflessioni sul sindacato, una sorta di testamento. Infine Domenico non è stato solo un collega o un dirigente della Cgil, per molti che hanno lavorato con lui e per Gabriele Calzaferri, soprattutto I funerali si svolgeranno mercoledì 3 marzo alle 14,30 con rito religioso presso la chiesa dei santi Faustino e Giovita a Malonno.