Cinque mila metri quadrati di bosco sono andati in fumo questo giovedì 18 marzo a Piancamuno a causa di un incendio boschivo innescato probabilmente dalla mano dall'uomo, sulle origini sono in corso le indagini, e alimentato dal vento. L'allarme è scattato intorno alle 16.00 per delle fiamme che dalla strada che porta alla frazione Minolfa, tra Piancamuno e la Beata, avevano attaccato il bosco salendo verso la strada che porta a Montecampione. Sul posto si sono recate due squadre antincendio del gruppo antiincendio boschivo di Piancamuno e di Artogne, con il coordinamento della Comunità Montana di Valle Camonica, i vigili del fuoco di Darfo Boario Terme, i carabinieri forestali di Darfo e di Pisogne ed è stato anche richiesto l'intervento dell'elicottero anticendio presso Elimast che ha pescato dal laghetto di Rogno acqua che ha poi gettato diverse volte sul bosco in fiamme. Ad aiutare tutte le forze in campo ad arginare le fiamme, anche la strada larga ed asfaltata che porta a Montecampione che ha permesso all'incendio di restare circoscritto nonostante il forte vento e di non raggiungere le cascine presenti in zona. In cenere sono andati cinque metri quadri di bosco ceduo di castagna. La zona è stata messa in sicurezza e bonificata e le operazioni si sono concluse verso sera. Dal Gruppo Anticendio Boschivo della Comunità Montana di Valle Camonica arriva l'appello alla massima prudenza. E' proprio il vento a rendere questi giorni particolarmente pericolosi per gli incendi boschivi, perché in pochi istanti anche un piccolo fuoco di pulitura può propagarsi senza controllo. Si ricorda che, nonostante non sia ancora scattata l'allerta da parte della sala operativa della protezione civile regionale per periodo di pericolo di incendi boschivi, i comuni della bassa Valle Camonica hanno firmato delle ordinanza di divieto assoluto di accensione di fuochi anche di pulitura, per contenere l'inquinamento, e negli altri Comuni, il divieto scatta alle 14.00. Nonostante tutto spesso si vedono piccoli fuochi accesi anche di sera, quando sarebbe ancora più difficile intervenire.