In Valle Camonica secondo i dati del 2018 c'erano 1800 aziende circa che occupavano circa 30 mila addetti, 4/5 per azienda. Questa fotografia, fornita durante il confronto organizzato dai giovani di Segni di Futuro con le Agenzie per il lavoro della Valle Camonica, da Andrea Molinari dell'Osservatorio di Comunità, dimostra che la situazione è tornata ai livelli pre crisi e che il tessuto economico e produttivo camuno è fatto di piccole e medie imprese in molti casi a conduzione famigliare, che il settore trainante è quello dei metalli e della meccanica unito a quello del commercio e dei servizi alla persona, che le previsioni occupazionali danno quindi per favorevoli le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, cuochi, camerieri, (crisi dei ristoratori post Covid permettendo), operai specializzati nelle attività meccaniche, elettromeccaniche, nell'edilizia, nella pulizia, nei servizi alla persona. Tutti questi dati, uniti all'analisi sulla popolazione camuna che ad esempio ci dicono che per ogni giovane sotto i 14 anni in Valle Camonica ci soo quasi 2 anziani, aiutano i giovani ad orientarsi nel mondo della formazione e del lavoro. Il confronto dell'11 marzo on line è stato organizzato da quattro ragazze che hanno partecipato ai percorsi di Segni di Futuro, Giulia Comensoli, Letizia Medeghini, Lucrezia Cotti Piccinelli e Susy Moreschi realizzato nell'ambito del progetto finanziato da Fondazione Cariplo che vede protagonisti Gabriele Caponetto, Giacomo Manganoni, Chiara Ruggeri e Andrea Abondio con l'obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del lavoro. Ecco cosa è emerso durante l'incontro. Tutte gli eventi, i corsi, i laboratori, i confronti e i dati sono disponibili sui canali web e social del progetto Segni di Futuro che tende la mano ai giovani per aiutarli nell'impresa di trovare un lavoro, resa ancora più difficile oggi ai tempi del Covid.