Opere realizzate quasi in fretta, con la frenesia di concludere e la preoccupazione di dire tutto, senza dimenticare nulla, realizzate con materiali disparati e accostati in modo ardito, su fondi trovati nei greti dei torrenti o riciclati dagli scarti industriali, con tecniche quasi impossibili da descrivere e individuare. E' quanto l'artista camuno Giuliano Pe, originario di Fraine, espone allo spazio Torcol Art di via di Mezzo a Pisogne, con un percorso tematico meditato e raccolto negli anni, dedicato all'olocausto, alla Shoah, alla violenza dell'uomo sull'uomo, al cumulo di miseria e dolore che la ferocia umana dei campi di concentramento, delle fosse comuni, dei fili spinati ha espresso in modo terribile e vergognoso. Le origini di Giuliano Pe, io suoi ricordi dell'infanzia, il tanto lavoro duro visto nella piccola frazione di montagna fin da bambino gli tornano alla mente in continuazione e gli fanno dipingere con le mani e con i pensieri ricorrenti questa epopea della sofferenza e della vita dura. La mostra di Gliuliano Pe al Torcol Art di via di mezzo a Psiogne ha un nome emblematico e forte: l'inferno in terra. E' stata presentata questo giovedì sera da Magda Stofler che ha tracciato anche il profilo tecnico-artistico dei lavori e dell'artista. E' visitabile dal luendì al sbato delle 17.00 alle 19.30, la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.30 con ingresso libero e gratuito