Per la seconda volta nella storia una donna italiana è salita sul podio nella gara élite dei Campionati del mondo di ciclocross. Si tratta della bergamasca Silvia Persico, 24enne di Cene, che a Fayettevile, in Arkansas, negli Stati Uniti, questa domenica ha compiuto un’impresa straordinaria, chiudendo al terzo posto al termine di una pedalata infinita sugli aridi e assolati sterrati americani. Nonostante una partenza a rilento, la portacolori della Fas Airport Service non si è persa d’animo, recuperando gradualmente secondi alle avversarie. Un dato importante: la seriana – al termine della corsa – sarà l’unica atleta non olandese nelle prime sei posizioni. Oro, il settimo in carriera, per la leggendaria Marianne Vos, più veloce sul rettilineo finale della connazionale Lucinda Brand. Terza, staccata di una cinquantina di secondi, proprio l’azzurra, che a poche pedalate dal traguardo ha approfittato di una caduta dell’altra olandese Ceylin del Carmen Alvarado, poi quarta davanti ad altre due orange. Per Silvia Persico – autentica rivelazione italiana della stagione del ciclocross – è un risultato che ha dell’incredibile: campionessa nazionale a gennaio, quinta e settima nelle ultime due prove di Coppa del Mondo a Flamanville e Hoogereide. L’ultima e unica medaglia azzurra nella massima gara femminile risaliva al 2014, quando in Olanda Eva Lechner era stata battuta solo da Marianne Vos. “Un grande terzo posto e una gara impeccabile” ha spiega il ct della Nazionale Daniele Pontoni. Già venerdì Silvia Persico aveva trascinato la squadra azzurra all’oro nella staffetta mista: con lei anche Samuele Leoni, Lucia Bramati e Davide Toneatti. Risultati che hanno entusiasmato anche per il paese di Cene, orgoglioso della sua campionessa: “Un risultato storico per il nostro paese e per l’Italia intera – ha commentato l’amministrazione comunale – Un onore vederla sul podio, invitiamo tutti ad esporre il tricolore”.