Le vicinie furono, ancora prima dei comuni, nati nel 1806 con decreto napoleonico, istituzioni socio-politiche-amministrative che facevano partecipi delle decisioni che riguardavano la vita della vicinia, ovvero del paese, gli abitanti, rappresentati da figure elette fra i residenti. Furono molto diffuse in Lombardia Orientale e anche in Valle Camonica dove se ne contavano una ventina. Decidevano sull'uso dei pascoli e degli alpeggi, sul taglio dei boschi e sullo sfruttamento delle miniere. Il circolo culturale Ghislandi, dopo aver realizzato una ricerca sulle vicinie ha tenuto nei giorni scorsi un convegno con l'obiettivo principale di presentarla. Con il finanziamento della Fondazione della Comunità Bresciana in partnerschip con il Biodistretto e Lega Ambiente di Valle Camonica la ricerca si è ampliata, ha coinvolto nuovi studiosi e la scuola. E' stato un lavoro corale ed importante che ha portato anche a nuove scoperte, ma il convegno ha cercato anche di andare oltre e cioè ha voluto cercare di capire che cosa le vicinie ci possono ancora dire.