Notte movimentata per le Forze dell’Ordine. Un’aggressione seguita da accoltellamento si è verificata in autostrada A4 tra Palazzolo e Rovato, nell'area esterna all'autogrill di Erbusco nella serata di questo sabato. Protagonisti due camionisti connazionali ucraini di 47 e 34 anni. All’origine del fatto accaduto, probabilmente una discussione molto accesa legata all’invasione Russa dell’Ucraina sfociata con un colpo di coltello ai reni, e l’appartenenza a fili politici contrastanti: l’aggressore 47enne è filorusso ed originario del Donbass, mentre il 34enne ferito, che ha riportato gravi traumi, ha idee filogovernative. La vittima dell’aggressione è stata trasportata all’ospedale Civile di Brescia e dopo due delicati interventi chirurgici effettuati nella notte i medici sono riusciti a ridurre le lesioni ai reni e ai polmoni riportate dall’accoltellamento. Secondo i sanitari l'uomo dovrebbe guarire in 40 giorni e tra una settimana potrebbe già lasciare l'ospedale se non sorgeranno altre complicazioni. Arrestato invece l’aggressore che dopo una serie di lunghi interrogatori prima nel distaccamento della Stradale a Seriate e poi in questura a Brescia, è stato trasferito in carcere a Bergamo con l'accusa di tentato omicidio. Continuano i controlli anche da parte delle forze dell’ordine per il rispetto delle normative Anti Covid. I Carabinieri della Stazione di Vestone hanno notificato l’ordinanza del Prefetto di Brescia con la chiusura per 20 giorni, di un locale del comune, a seguito di accertate violazioni alle norme di contenimento pandemico. I fatti risalgono allo scorso gennaio quando il proprietario dell’attività aveva diffuso attraverso i social network un invito a tutti coloro che non condividevano le restrizioni adottate dal Governo a recarsi nel suo locale per poi avviare una linea di protesta comune. A quella proposta avevano partecipato un centinaio di persone, rendendo necessaria l’intimazione di disperdere la manifestazione non autorizzata da parte dei Carabinieri intervenuti. Al provvedimento odierno si aggiungono anche altre 27 violazioni alle norme di contenimento. Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria gli organizzatori dell’evento oltre a undici persone che non hanno ottemperato all’ordine di scioglimento della manifestazione, in gran parte residenti della Valsabbia.