“Non abbiamo per ora nessun elemento che possa indirizzare le indagini in una direzione precisa”, questo quanto affermato dagli inquirenti in merito alle indagini sulla morte di Anselmo Campa, l’imprenditore di 56 anni trovato assassinato mercoledì, con la testa fracassata, nel suo appartamento a Grumello del Monte. Negli ultimi giorni aveva manifestato segni di particolare preoccupazione, tanto che, raccontano gli amici del circolo Arci, prima di uscire dal cancello si fermava e controllava la strada. “Ogni volta guardava di qua e di là come se controllasse qualcosa, e gli chiedevamo: ma di cosa hai paura?”. Una preoccupazione che potrebbe avere attinenza con il delitto. Anselmo Campa è stato colpito violentemente alla testa, al punto di avergli sfondato il cranio lasciando tanto sangue, che al momento del ritrovamento si era ormai coagulato. Proprio le condizioni del cadavere non hanno permesso, al primo esame autoptico effettuato dai tecnici dei carabinieri, di capire quanti siano stati i colpi e nemmeno quale possa essere stata l’arma del delitto essendo che l’omicida se l’è portata via con sé: sul posto infatti non è stato trovato niente che possa essere compatibile con l’aggressione. Altri particolari potrebbero emergere dall’autopsia che dovrebbe essere effettuata martedì 26 Aprile. I conoscenti hanno segnalato recenti screzi con due persone. Uno era l’ex fidanzato dalla figlia maggiore. Campa gli aveva dato in uso un’auto e quando poi aveva venduto la vettura a un amico del circolo aveva faticato a farsela restituire. Altri problemi, non si sa di che natura, erano nati con l’attuale compagno della ex moglie. Ma a carico dei due, entrambi di origine marocchina, pare non sia emerso nulla di compromettente. Così come sembra che fosse stato raggiunto, dopo un anno di faticose trattative, l’accordo per la cessione da parte di Campa delle quote dell’azienda di famiglia, la Trattamenti Termici e Galvanici di Cologne. Le attenzioni degli inquirenti sono rivolte anche alla telefonata di lunedi, in merito alla quale, come raccontato dal vicino di casa indiano, Campa aveva gridato al telefono apparendo particolarmente irato.