Risveglio imbiancato, ma non troppo, nelle valli bergamasche. Una leggera spruzzata attorno ai mille metri di quota, trasformatasi in pioggia nel corso della giornata. Così dopo il debutto della stagione sciistica, avvenuto nel giorno dell’Immacolata, a Valtorta-Piani di Bobbio con 4.500 ingressi e al Monte Pora con 2.500, oggi la situazione si è presentata decisamente diversa. Ma c’è anche chi è stato costretto alla chiusura della stazione, come nel caso di Foppolo-Carona, nonostante un innevamento (naturale e artificiale) che, di fatto, avrebbe consentito l’apertura. Ad impedirlo sono stati i tecnici del ministero che devono collaudare le seggiovie Quarta Baita e Montello di Foppolo, e il Conca Nevosa di Carona. Il collaudo ministeriale per Foppolo era stato fissato il 5 dicembre. Ma il collaudatore si è infortunato sula neve. Ancora chiuse anche le stazioni di Piazzatorre e Oltre il Colle, ma qui per carenza di innevamento, anche se ci auguriamo sia stata propiziale è stata sicuramente la neve caduta in queste ore. Infine San Simone di Valleve e Piani dell’Avaro a Cusio: impianti chiusi ma ieri tante famiglie e scialpinsti. In Val Seriana agli Spiazzi di Gromo e Lizzola l’esiguo manto nevoso, andato via via rimpolpandosi lascia ben sperare per una imminente apertura degli impianti prevista per entrambe le località sabato17 dicembre. Per salire in quota è però in funzione la seggiovia Spiazzi- Vodala (dalle 10 alle 16) e volendo c’è poi la possibilità di pranzare al rifugio Vodala. Stessa situazione a Lizzola dove i propositi di apertura della stazione per questo lungo ponte sono stati vanificati dall’inconsistente coltre nevosa. Sono invece aperti i rifugi Campel, Due Baite e Mirtillo per accogliere ciaspolatori e sci alpinisti. Le presenze registrate in tutte le località turistiche orobiche, sono da ritenersi più che buone