Prima il proliferare dei pesticidi in agricoltura, poi il repentino cambiamento climatico. Le api sono sempre più minacciate da questo ecosistema confuso. Le improvvise gelate, alternate agli sbalzi delle temperature hanno messo a dura prova gli insetti impollinatori che a causa dei continui sbalzi climatici si ritrovano privi di piante e fiori da cui ricavare il nettare e di conseguenza, del miele. Secondo quanto analizzato dalla Coldiretti sui dati dell’Osservatorio Nazionale Miele, la produzione di miele italiano è crollata del 23% nell’ultimo anno, circa un vasetto di miele su quattro. Una produzione, che seppur migliorata in confronto all’anno nero precedente, è ancora molto distante dai 30 milioni di chili potenziali raggiunti nel 2010. Una situazione che crea allarmismo tra gli apicoltori. Manca il nettare, fonte naturale di energia delle api, così come il polline, che rappresenta la proteina per gli insetti impollinatori e che attualmente non può essere fornita in alcun modo, artificialmente. Tali carenze provocano l’insorgere di malattie tra le api che sono sempre più deboli.