Sapere riconoscere un bambino autistico, è importante, anche e soprattutto per tutti coloro che non hanno un bambino autistico in famiglia e quindi rischiano di scambiare per capricci o maleducazione alcuni atteggiamenti che rischiano anche di giudicare. Per un bambino con disturbi dello spettro autistico, i luoghi rumorosi, affollati e pieni di stimoli come i centri commerciali, sono fonte di frustrazione, stare fermi in fila ad aspettare è difficile, così come è difficile rispettare certe regole pensate per le menti neurotipiche. La mente di una persona autistica infatti funziona in modo diverso, le luci, la musica, i rumori, le sensazioni tattili e sensoriali e gli odori possono essere percepiti in maniera diversa, la vicinanza fisica con le altre persone può risultare opprimente così come lo sguardo degli alti su di se: entrare in un negozio, in un supermercato, in una banca, o farsi tagliare i capelli, sono tutte azioni che rappresentano sfide faticosissime. Il Progetto Valle Camonica autism firendly promosso da Anfass Valle Camonica, Solco Camunia, Spazio autismo Valle Camonica con il Fondo Sara Pedrsoli e AutismInsieme e le cooperative Arcobaleno e Azzurra della rete dell’inclusione, mira a rendere la società un po’ più attenta anche alle esigenze delle persone autistiche e di conseguenza, più inclusiva e a Sonico, grazie alla collaborazione con il Comune, ha coinvolto commercianti, parrucchieri e barbieri, bar e ristoranti del paese, che hanno partecipato a dei corsi di formazione per capire come rendere le loro attività più Autism Friendly: bastano alcuni piccoli gesti, come non trattare le persone autistiche come bambini quando non lo sono, inserire le immagini nei menù, prediligere lo stampato come carattere, velocizzare il servizio, predisporre per loro situazioni più tranquille e rassicuranti, garantire la precedenza alla cassa o supporti visivi per facilitare la comprensione delle regole.