E’ fissato per questo mercoledì 21 giugno davanti al Gip, l’interrogatorio di Giovanni Mazzoli, il primario di Oculistica dell’ospedale di Esine, arrestato nella mattinata di lunedì 19 giugno, con l’accusa di aver incassato soldi dei pazienti per far saltare loro le liste d’attesa per interventi chirurgici agli occhi. Il primario è ora agli arresti domiciliari dopo che la Procura aveva chiesto il carcere. Su di lui le accuse sono di truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità. Oltre al sequestro preventivo disposto dal gip di 186mila euro, i Carabinieri hanno bloccato beni mobili e immobili per un valore di oltre 300 mila euro. Il denaro in contante è stato trovato a casa del professionista e in cassette di sicurezza a lui riconducibili. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il medico avrebbe indotto gran parte dei suoi pazienti, che dovevano essere sottoposti ad interventi chirurgici alla cataratta, a consegnare somme di denaro - tra 500 e 700 euro - non dovute in cambio del loro inserimento nelle liste delle operazioni da eseguirsi in ospedale a Esine, eludendo di fatto i lunghi tempi di attesa gestiti dal Centro Unico di Prenotazione. È accusato di aver erogato prestazioni sanitarie, appropriandosi illecitamente della quota che doveva essere devoluta alle casse dell’ASST Valcamonica e redatto certificati medici, che si ipotizzano falsi, finalizzati al rinnovo di patenti di guida. Nessuno dei pazienti lo aveva mai denunciato, ma l’inchiesta era nata dall’intercettazione telefonica di un indagato in un’altra inchiesta, che parlando con la moglie riferì del modus operandi del Primario. L’intercettazione era avvenuta per mezzo delle telecamere installate dagli inquirenti nel suo studio. Sono attese a ore importanti decisioni anche da parte della Direzione Generale dell’Asst Valle Camonica circa la posizione ricoperta dal Primario.