Sono stati complessivamente 804,5 i chili di droga sequestrati lo scorso anno in bergamasca. Vale a dire il 49,4% in più della quantità dell’anno precedente. Questo è quanto emerge dal report della Direzione centrale dei servizi antidroga. Un quadro decisamente allarmante se si considera che le operazioni portate a compimento sono state 173, in considerazione del fatto che non si conosce quanta sia quella circolata senza essere fermata. Per vedere dati simili a questi bisogna tornare al 2016, quando i sequestri raggiunsero i 911 i chili di droga. I numeri sono il riassunto dei risultati svolti da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane, escluse le polizie locali. I sequestri hanno riguardato 35,58 chili di eroina, circa 25 chili di cocaina, 681 di hashish e 61 di marijuana, mentre sono residui i sequestri di altre sostanze. 294 sono le persone indagate per traffico di droga, comprese 27 cui è contestata l’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico: quest’ultima voce in particolare è la più alta degli ultimi 16 anni, segno di un rafforzarsi delle reti criminali. In tutta la regione la quantità di droga sequestrata è stata pari a 8,8 tonnellate: dopo il record di 12,6 nel 2021, è il secondo dato più pesante a partire dal 2009. L’area milanese rimane tra le principali piazze di spaccio d’Europa , tale da permettere la convivenza tra più matrici criminali, dalle mafie italiane ai clan stranieri. Nella rete degli inquirenti sono finiti anche 158 spacciatori minorenni.