L’apicoltura lombarda sta attraversando una crisi profonda, forse la più grave degli ultimi decenni, complici soprattutto le condizioni metereologiche di questa primavera: l'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi anche in commissione agricoltura al Pirellone dai presidenti di Apilombardia e Associazione Apicoltori Lombardia. La situazione del settore, anche in Valle Camonica, ricalca quella generale. A risentirne, ovviamente, è anche la produzione, scarseggia in tutta la Lombardia il miele millefiori e quello di acacia. Anche in Valle Camonica a causa della primavera calda e secca e di un inizio estate freddo acacia e mille fiori hanno prodotto pochissimo. Ci si sta rifacendo ora con il castagno e il rododendro. Questa conclusione di stagione ha salvato la produzione. Restano comunque problemi che vanno analizzati e approfonditi. Anche per cercare di dare suggerimenti e risposte agli apicoltori della Valle Camonica il biodistretto ha organizzato nei mesi scorsi una serie di incontri e lezioni. Sono stati organizzati corsi di apicoltura biologica e quello di allevamento delle api regine e con la collaborazione dell'ATS un corso sulla sanità apistica e prossimamente verrà organizzato anche un corso per l'idromiele ua bevanda alcolica antica che si ottiene dalla fermentazione del miele.