Due violenti temporali hanno messo in ginocchio la Vallecamonica: il primo verso le 20,00 di questo l8unedì 24 luglio, quando la bassa Valle è stata sconvolta da un vero e proprio uragano di vento con pioggia e grandine nella fascia che va dalla sponda nord del Sebino fino alla fascia di Breno-Borno-Bienno. Sia la precipitazione della sera che quella, ancora più violenta della notte tra lunedì e martedì attorno alle 4.00 erano state preannunciate dalle previsioni meteo, per le quali la Protezione civile regionale aveva emesso il codice arancione. L'uragano della notte, caratterizzato da una scarica impressionante di fulmini in poco tempo, con forti raffiche di vento anche oltre i 90 km/orari e grandine, fortunatamente di dimensioni ridotte, ha provocato la caduta di numerosi alberi di alto fusto a foglie caduche, che hanno interrotto la circolazione stradale per Saviore dell'Adamello dove la provinciale 84 è stata ripristinata a metà mattinata, mentre lungo a provinciale 6 da Cedegolo a Valle di Saviore i Vigili del fuoco e la Protezione Civile hanno lavorato a lungo per poter rimuovere gli alberi abbattuti oltre a fango e detriti sparsi ovunque trasportati lungo le strade trasformate in un fiume d'acqua. Interrotta per qualche ora anche la strada che da Saviore conduce alla Val Salarno, al Rifugio Fabrezza e quindi alle dighe e al rifugio Tonolini. Lo stesso è accaduto lungo la Valle Adamé verso malga Lincino e il rifugio Lissone, dove il torrente Poglia, rigonfio d'acqua, è esondato in più punti. I Vigili del fuoco di Breno hanno lavorato fino a tarda mattinata per ripristinare la viabilità per la contrada Pilo di Breno e le frazioni di Astrio e Pescarzo, dove piante di grosso fusto sono state sradicate dal vento finendo sulla strada. Sempre a Breno una colata detritica ha portato materiale per le vie del paese, in particolare nella zona del piazzale antistante la caserma dei Carabinieri e le scuole. Per i giorni di mercoledì e giovedì il meteo prevede bel tempo: intanto i Vigili del fuoco di tutti i distaccamenti con i gruppi di Protezione civile sono al lavoro un po' ovunque per rimuovere alberi sradicati, detriti, fango e ripristinare in sicurezza la viabilità.