Ha 26 anni e di professione fa il mugnaio. Daniele Tognali non ha mai pensato di fare altro nella vita, perché è cresciuto tra le farine e i cereali, così come suo padre e suo nonno prima di lui e così indietro per generazioni, tanto che oggi è il mugnaio dell’ultimo mulino ad acqua ancora funzionante in Valle Camonica. E’ lui il vincitore dell’Oscar Green di Coldiretti Lombardia, consegnato questo venerdì sera a Lonato del Garda presso la cantina Perla del Garda. Emozionato, davanti ad una sala gremita di giovani agricoltori e contadini come lui, davanti a molte autorità ed esponenti di Coldiretti, ha ricevuto il premio dalle mani dell’assessore regionale Simona Tironi intervenuta alla consegna degli Oscar Green accanto agli assessori Barbara Mazzali e Alessandro Beduschi, al sindaco di Lontao Roberto Tardani e al Prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà. Con il suo lavoro che svolge con il papà nell’azienda agricola di famiglia, contribuisce a salvare il mais nero spinoso, una varietà camuna a rischio scomparsa, e produce pregiate farine da polenta, o per fare il pane o la pizza, frutto di tecniche di produzione artigianali e tradizionali, preferendo ai moderni processi di trasformazione, il vecchio mulino azionato esclusivamente ad acqua. Diverse le tipologie di mais che vengono macinate nel mulino: dal mais rosso, al marano, dall’orzo al grano saraceno, fino al mais nero spinoso. Daniele, che il mestiere l’ha appreso sul campo, lavora al mulino portano l’innovazione nell’azienda, rispettando la tradizione, da qui il riconoscimento conferito da Coldiretti Giovani Impresa, a sei agricoltori lombardi nelle sei categorie in cui si dividono gli Oscar Green, per valorizzare l’innovazione dei giovani imprenditori agricoli, un universo che in Lombardia conta oltre 3 mila aziende gestite da under 35, alla presenza del presidente regionale Gianfranco Comincioli, del presidente bresciano Laura Facchetti, del delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia Giovanni Bellei e del neo delegato provinciale di Giovani Impresa Alessandro Scartapacchio.