Tutto accade nel dicembre dello scorso anno, quando la piccola 13enne confidò al fratello 20enne di essere stata vittima delle attenzioni morbose del padre. Una lunga serie di episodi iniziati dopo la separazione dalla moglie, quando la piccola aveva 5 anni. 6 lunghi anni di abusi rivolti anche alle amichette di lei, invitate a casa per giocare, che avvenivano sempre quando lei si trovava da sola a trascorrere del tempo con il papà, mai nei momenti in cui con loro c’era anche il fratello. Una di loro, dopo aver subito palpeggiamenti inopportuni, era tornata a casa raccontando l’accaduto ai genitori, tanto che il padre si recò sotto l’abitazione del 63enne minacciandolo. All’oscuro di tutto la madre della giovane vittima, che racconta di aver notato una certa tristezza e qualche difficoltà nel relazionarsi con gli amici, che pensava però fossero motivate dalla separazione. E’stato il fratello maggiore a raccontare quanto successo negli anni. Il padre, interrogato dal pubblico ministero, ha negato ogni tipo di addebito, ammettendo poi, ma solo parzialmente, le sue responsabilità. La vittima nel frattempo è stata sottoposta ad incidente probatorio, dove ha raccontato in modo molto specifico e circostanziato gli episodi di violenza subiti. Nelle scorse ore il 63enne è comparso davanti al gup per l’udienza preliminare. Il suo avvocato ha proposto un patteggiamento, che il giudice ha però rifiutato, considerata l’accusa di violenza sessuale dal legame di parentela e dalla giovane età della bambina. I tre, mamma fratello e piccola, si sono costituiti parte civile e stanno affrontando un percorso con uno psicologo. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 23 maggio.