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PESTE SUINA: SI ALLARGA LA ZONA ROSSA

In seguito alla conferma di alcuni casi di peste suina nel Parco del Ticino, dove nei giorni scorsi sono stati trovate quattro carcasse di cinghiali contagiati, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato una nuova ordinanza che contiene nuove disposizioni, oltre a quelle già in vigore e disposte dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana Vincenzo Caputo, per prevenire il contagio ed arginare la PSA. La nuova ordinanza include la provincia di Pavia e di Milano, nelle zone in cui gli allevatori devono adottare tutte le misure di biosicurezza disposte dalla Regione e dal Ministero. L'elenco completo dei Comuni ricompresi nella zona rossa è riportato sul portale istituzionale di Regione Lombardia. Si dividono in zone infette, dove sono riscontrati i primi casi nei cinghiali selvatici, in zone a rischio I che si trovano sul confini delle zone infette e a poi a salire fino a livello III dove la peste suina è passata dai cinghiali ad alcuni suini domestici. Nelle zone di restrizione, come anche in tutto il territorio nazionale, chiunque rinvenga esemplari di cinghiali selvatici morti o moribondi deve segnalarlo immediatamente al Corpo di Polizia Provinciale o al Dipartimento Veterinario della ATS territorialmente competente e deve astenersi dal toccare, manipolare o spostare l’animale. L’attività venatoria e l’attività di controllo della fauna devono svolgersi nel rispetto delle misure di biosicurezza e nelle zone più a rischio è vietata la caccia al cinghiale se non da parte degli enti competenti al prelievo del cinghiale, principale vettore del virus. Il rischio è che la malattia entri nei territori ad alta vocazione suinicola della pianura padana lombarda, che conta una presenza di circa 5 milioni di suini, anche se- rassicurazione da Regione Lombardia - dall’emergere degli ultimi focolai, quasi un mese e mezzo fa, non si sono registrati nuovi casi negli allevamenti suinicoli né del pavese nè del milanese.  Il problema riguarda anche la Liguria dove ci sono undici nuovi casi che fanno salire a 472 il numero di contagi dall’inizio dell’emergenza, ossia dal 27 dicembre 2022, mentre un primo caso è stato registrato in Emilia-Romagna, dopo il rinvenimento, in provincia di Piacenza, della carcassa di un cinghiale infetto.
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