Il progetto Sex hability della Cooperativa Azzurra da dieci anni affronta in Valle Camonica il diritto delle persone con disabilità ad avere una vita affettiva. Nato sulla richieste delle famiglie che numerose chiedevano agli operatori sociali un aiuto nell’affrontare questa tematica con i bambini, i ragazzi e i giovani con disabilità, il progetto dal 2013 propone in Valle Camonica convegni e confronti per inserire anche l’educazione sessuale nei percorsi educativi delle persone disabili. Nei giorni scorsi, in occasione dei 40 anni di Cooperativa Azzurra, a Darfo B.T presso l’Hotel Brescia si è svolto un convegno per rilanciare un progetto importante, che ha subito una battuta d’arresto in seguito alla pandemia. Non solo educare le persone con disabilità all’affettività e alla sessualità, ma guidarla anche nella costruzione di progetti di vita, è l’obiettivo del progetto che attualmente si confronta con la gestione di comportamenti e problemi ma che vuole prevenirli attraverso la formazione e l’informazione rivolta alle persone disabili, sulla conoscenza del corpo, delle sue funzioni, sulla consapevolezza di emozioni, fantasie, sentimenti, bisogni, per prevenire le situazioni di malessere e fornire anche strumenti di lettura delle situazioni pericolose o di abuso di cui le persone fragili rischiano di cadere vittima. Non solo le associazioni, ma anche le università e il mondo della ricerca stanno affrontando questo tema delineando alcune linee guida per andare incontro ai bisogni affettivi, relazionali, sessuali delle persone con disabilità, per garantire un diritto sancito dalla Convenzione dell’Onu del 2006 sui diritti della persona con disabilità ratificata dal parlamento italiano nel 2009. La Cooperativa Azzurra, pioniera nell’affrontare il tema, offre uno sportello dove un’equipe di pedagogisti, psicologi ed educatori, valutano ogni caso e aiutano le famiglie, non solo, ampliano le loro conoscenze alla scuola e al mondo dei servizi.