E’ la Costituzione a dire che le Regioni possono chiedere maggiore autonomia allo Stato in ben 23 ambiti, tra cui lavoro, ricerca, salute, trasporto, finanza pubblica, e il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata passato in Senato che ora dovrà passare alla Camera, mira a stabilire le procedure per dare attuazione a tale possibilità. Lombardia e Veneto forti del parere dei lombardi ottenuto con il referendum consultivo del 2017, hanno già sottoscritto accordi preliminari con lo Stato e altre regioni si sono mosse per ottenere la gestione autonoma di determinati servizi e tributi. “Una grande battaglia della Lega” – commenta l’europarlamentare leghista Silvia Sardone. Le opposizioni al Governo hanno votato contro il testo, temendo una sorta di secessione delle Regioni più ricche, che oggi contribuiscono in maniera importante al mantenimento dei servizi statali anche nelle Regioni più povere. Al contrario con questa legge, che richiama la solidarietà tra le Regioni e il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni dello Stato su tutto il territorio nazionale, porterà tutte le Regioni a migliorare la gestione in autonomia dei servizi sulla base delle caratteristiche di ogni territorio.