Episodi di violenza domestica sempre più agli onori della cronaca. Forse mai come in questo periodo in provincia di Bergamo, ma non solo, c’è molto, per non dire troppo, da raccontare. Situazioni che degenerano al culmine di liti tra le mura domestiche che vedono donne protagoniste. Così dopo i più recenti episodi di Martinengo e Nembro, si è aggiunto nelle scorse ore quello di Sovere, anche se la gravità, parrebbe essere, fortunatamente minore rispetto ai precedenti. Protagonisti un uomo e una donna, rispettivamente di 32 e 31 anni. Il litigio sarebbe avvenuto pochi minuti prima delle 20 di domenica e le ragioni sono ancora al vaglio dei Carabinieri della compagnia di Clusone, avvisati dalla mamma della giovane che udite le urla ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Il tutto sarebbe nato da una lite, passata ben presto dalle parole ai fatti, al punto che la 31enne, impugnava una mazza da baseball, colpendo il fidanzato. Veniva richiesto l’intervento di due ambulanze una delle quali procedeva al trasferimento e ricovero del giovane all’Ospedale di Esine, qui il personale medico poteva accertare le ferite non gravi riportate dall’uomo, mentre la donna veniva accompagnata in una di Lovere. Il problema di fenomeni che vedono vittime di genere maschile, sta spesso nella mancata denuncia degli episodi. Questo un po’ a causa dello stereotipo di virilità che li accompagna, e un po’ per il timore di non essere nemmeno creduti. I numeri rilevati, quindi, sono sì più bassi di quelli relativi alle violenze sulle donne, ma va sottolineato che si parla solo di dati ufficiali, che non rispecchiano appieno la realtà.