Oltre 3 miliardi e mezzo di donne e uomini nel mondo celebrano la Pasqua: sono cristiani, cattolici, ortodossi e protestanti che hanno accolto quell'annuncio che risuona nel mondo da duemila anni: Cristòs anèsti, Cristo è risorto. Si, veramente è risorto dai morti, risponde l'Angelo alle donne che arrivano trafelate al sepolcro all'alba del sabato, dove avrebbero voluto onorare, secondo l'usanza ebraica, il corpo di Gesù sepolto in tutta fretta. Dalle grandi comunità fino a quelle più piccole, sparse sui monti, il messaggio è risuonato con gioia e commozione, come accaduto anche in Valsaviore dove il parroco don Angelo Marchetti ha affrontato un impegnativo percorso per raggiungere tutti i fedeli delle sue comunità sparse sui monti. La Comunità cristiana di Saviore ha così accolto l'invito del Vangelo, proposto dal parroco, a praticare con fede il messaggio dei quattro verbi dell'alba delle Resurrezione. Correre, entrare, vedere, credere, trovando quelle crepe che ci sono nella vita di ognuno, aprendone un varco perché possa entrare la luce della Resurrezione alla quale, ha detto don Angelo, è chiamato ogni vivente, senza distinzione di razza, lingua, classe e origine. Un messaggio totale che lancia una luce nuova sul mondo colpito dalle tenebre della morte: la luce che spalanca le porte, fa rotolare le pietre dal cuore, aiuta ad alzare lo sguardo verso l'alto.