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785 PARTE L'AVVENTURA DI SIMONE
E' partita venerdì dall'aeroporto di Malpensa la nuova avventura di Simone Moro, scalatore orobico che tenta l'impresa di scalare in pieno inverno il Nanga Parbat, impresa mai riuscita prima. Moro cercherà di superare gli 8125 metri d'altezza della nona montagna più alta al mondo, con temperature che potrebbero scendere anche a 55 gradi. Si apre così la 'Nanga Parbat Winter Expedition' ascesa che Simone Moro farà assieme a David Goettler, 35enne tedesco di Monaco di Baviera mentre il freerider bergamasco Emilio Previtali li seguira' in alcuni campi base ed avra' il compito di documentare le fasi dell'impresa. Il Nanga parbat è anche soprannominata la montagna killer avendo il più alto indice di mortalità ed assieme al K2 non è mai stata scalata in inverno. Moro aveva già tentato l'impresa nel 2011 ma alla fine rinunciò proprio per le avverse condizioni meteo. Altra caratteristica del Nanga Parbat da sottovalutare sta nel dislivello da superare, la differenza tra la vetta ed il campo base e' di 4.515 metri. L'Everest, pur essendo la montagna più alta al mondo, dal versante cinese ha un dislivello di 3.548, da quello nepalese di 2.448. altro pericolo è rappresentato dalle minacce del terrorismo islamico che proprio alla base del nanga parbat portò ad un attacco con 10 alpinisti uccisi lo scorso giugno. Simone Moro si è dato 3 mesi di tempo per tentare l'impresa con l'alpinista orobico che si da un 20% di possibilità di farcela.
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