Scritta definitavamente la parola fine su Sviluppo Turistico Lizzola, la società degli impianti di Valbondione finita nell’indagine che vede protagonista l’ex sindaco Benvenuto Morandi, già direttore della Private Banking di Intesa San Paolo a Fiorano al Serio, dalla quale sarebbero spariti oltre 30 milioni di euro, più di 10 finiti sui conti proprio di Stl. Nominato nelle vesti di liquidatore Claudio Conti, il responsabile amministrativo della società nonché amministratore unico di Mountain Security che di Stl detiene la maggioranza al 58%. Il documento è stato firmato nello studio dell' avvocato Stefano Zonca al quale il comune dI Valbondione  aveva chiesto di fare chiarezza sui conti della società degli impianti. L' ammontare è stato quantificato per quanto riguarda i debiti con le banche in circa 1.400.000 euro, mentre verso i fornitori la cifra sarebbe di circa 1.300.000 euro, così riporterebbe la relazione a  corredo della proposta di deliberazione. Complessivamente quindi, 2,7 milioni di euro.UNA VICENDA COMPLESSAUna situazione  che ha portato a un susseguirsi di azioni da parte dei creditori. Il pignoramento di  Equitalia sui conti correnti bancari di Stl e un decreto ingiuntivo per 280 mila euro, immediatamente esecutivo. Tempo fa un altro creditore aveva fatto pignorare alcuni macchinari in uso alla società, mentre lunedì i tecnici di un' azienda di Bolzano sono saliti a Lizzola per prendersi i tre cannoni per l’innevamento artificiale. Una vicenda difficile nella quale restano aperte diverse possibilità dal fallimento alla vendita a terzi, così come ad un eventuale accordo con i creditori, vista la volontà di ripartire con la prossima stagione invernale. L' augurio di tutti è che non si passi allo smantellamento della struttura, il che significherebbe trovarsi nella  condizione di Valcanale. Per queste ragioni la Stl stringe i denti per quanto possibile.