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1326 NASCE L'ASSOCIAZIONE 10
Erika Patti, una donna che ha vissuto e che vive ogni giorno il dolore più grande che una mamma può immaginare: la perdita di due figli, Davide e Andrea. Un dramma al quale non ci si può rassegnare perché qualcuno, ovvero le istituzioni competenti, dopo quelle 10 denunce di stalking, qualcosa doveva fare. Così come non si può rassegnare Antonella Penati, mamma di Federico, un bambino di 8 anni, ucciso anche lui dal padre, all'interno di una struttura protetta. Anche lei aveva presentato 7 denunce alle autorità chiedendo protezione per lei e per il figlio. In entrambi i casi, le denunce però non sono servite. Per evitare che ciò possa accadere di nuovo, da oggi esiste una realtà in più che non solo darà aiuto alle donne e ai bambini in situazioni di difficoltà, attraverso una serie di iniziative e attraverso una rete di collaboratori competenti, ma che starà con il fiato sul collo alle istituzioni per evitare che qualcuno seduto dietro ad una scrivania, sottovaluti altre denunce. Presidente dell'Associazione 10, Erika Patti che vuole trasformare la solidarietà ricevuta da chi si è stretta attorno a lei fuori dall'aula del Tribunale dove è stata letta la condanna all'ergastolo per l'assassino dei suoi figli, in forza, coraggio e generosità nei confronti di chi cerca un riparo dalla violenza. Vicepresidente dell'Associazione Omar Patti, lo zio di Davide e Andrea. Hanno sposato gli obiettivi dell'associazione, la pedagista Ilenia Vielmi; Antonella Penati Presidente Ass. Federico nel cuore e Responsabile Movimento per lInfanzia, che ha raccontato di essersi sentita da subito vicina ad Erika Patti nel dolore e di aver sentito la necessità di contattarla; Maria Serenella Pignotti Medico Pediatra - Medico Legale - Perito Forense, che ha illustrato alcuni dati relativi alla violenza domestica, sottolineando come spesso, soprattutto in fase di separazione tra due coniugi, siano i figli l'arma usata come ricatto e come sfogo dal genitore violento; l'associazione vanta anche il sostegno degli enti: della Regione, della Comunità Montana di Valle Camonica e del comune di Ono San Pietro nella figura del sindaco Elena Broggi che ha seguito ogni risvolto della triste vicenda e che ha ringraziato Erika Patti e la sua famiglia per aver trovato il coraggio e la forza per insegnare alla Valle Camonica a reagire.
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