15
895 TERRORISMO, LE RICHIESTE DELLA REGIONE
E stato approvato con 37 voti a favore e 30 contrari lordine del giorno sull emergenza terrorismo presentato da tutti i capigruppo di maggioranza, dopo un lungo dibattito che ha impegnato il Consiglio regionale sul tema del contrasto ad ogni forma di violenza e terrorismo. Il documento, di cui è primo firmatario il capogruppo di Forza Italia Claudio Pedrazzini, invita il Governo italiano a stanziare maggiori risorse nel settore della sicurezza, in particolare per le forze dellordine e per le strutture di intelligence; a intensificare controlli sistematici e coordinati alle frontiere, non solo quelle dei Paesi dellUnione ma anche lungo i confini marittimi extra-ue; a prevedere lutilizzo dei militari dellEsercito nelle città, a controllo dei luoghi ritenuti maggiormente a rischio di attentati e per il presidio del territorio nelle aree a maggior tasso di immigrazione; a rafforzare efficaci controlli e interventi nei centri di preghiera islamici, in particolare dove vi sono fondati timori di proselitismo e predicazione dellodio religioso e sociale. Al Governo nazionale viene chiesto anche di firmare il protocollo Lombardia per la Sicurezza che prevede la possibilità di utilizzo da parte delle Polizie Locali dello SDI (il Sistema dIndagine) e a ribadire i valori identitari della nostra società. Allinterno del provvedimento approvato cè infine un ultimo punto che chiede di introdurre celermente una nuova normativa nazionale che prenda spunto dalla legge regionale n.2 del 2015 (la cosiddetta legge antimoschee) e che autorizzi i luoghi di culto solo a condizione che se ne conosca il richiedente, che vengano edificati in luoghi non lesivi della tradizione religiosa italiana e che sia garantita la massima trasparenza delle attività in essa praticate, con lobbligo di utilizzare la lingua italiana così da evitare il rischio di dare luogo a pericolosi indottrinamenti ideologici. E in particolare questultimo aspetto ad essere stato oggetto di critiche da parte degli esponenti di PD e Patto Civico, giudicandolo un elemento discriminante che si richiama a una legge urbanistica sbagliata già impugnata dal Governo nazionale e che parte dal pregiudizio secondo cui in ogni luogo di culto islamico si propaganda il sostegno al terrorismo. Da qui il voto contrario di PD e Patto Civico e la decisione di votare un diverso ordine del giorno che però è stato respinto. Il Movimento 5 Stelle ha a sua volta presentato un proprio ordine del giorno nel quale si chiedeva tra laltro il ritiro immediato delle truppe italiane dallAfghanistan e una moratoria sulla vendita di armi ai Paesi coinvolti in conflitti armati: anche questo documento è stato bocciato.
Condividi questo articolo: