Cosa vuole fare la Valle Camonica, sul fronte della gestione delle sue acque? Una bella domanda. Diciamo che se potesse decidere, probabilmente la valle unita sceglierebbe di continuare a gestirsi, ogni comune per proprio conto, i suoi depuratori e i suoi acquedotti. Sarebbe comodo non cambiare niente, inoltre potrebbe essere anche economico, poiché gestire in casa propria gli impianti, è spesso sinonimo di tariffe contenute. Peccato però che questo non sia possibile, per diverse ragioni. La prima è che gli impianti non sono adeguati e servono interventi per migliorare e completare la depurazione, soprattutto in alta Valle Camonica. Pena, sanzioni salatissime da parte dell'Unione Europea. Altro motivo, la legge impone che tutti i territori di una provincia rientrino nell'Ambito Provinciale ovvero nel Gestore Unico. La provincia di Brescia entro il 31 dicembre lo costituirà. Forse potrebbe chiedere un po' più di tempo, ma prima o poi dovrà chiudere questa nuova società pubblica in house, che vede l'unione di AOB2 e Garda Uno e in un prossimo futuro tramite gara, l'ingresso della parte privata, ovvero di A2A e della società di Valtrompia. L'ingresso della SIV, Società Idrica di Valle Camonica, è ancora un grosso punto di domanda perché la maggioranza dei sindaci camuni ha detto no. Tranne Edolo, Sonico, Malonno e Cedegolo che necessitano di importanti investimenti per completare la depurazione. Nonostante la SIV abbia avuto mandato dai sindaci di acquistare il ramo acqua da Valle Camonica Servizi, ed è quello che ha fatto, non ha invece la facoltà di prendere in affidamento gli impianti dai comuni, che le verrebbero affidati dal Gestore Unico solo dopo che la SIV vi entrerebbe a fare parte. Per questo la Provincia preme affinché i sindaci aderiscano al progetto e in questi giorni il Comitato Unico della SIV si riunirà per trovare una soluzione. I sindaci vogliono rassicurazioni sul fatto che la società camuna manterrebbe la sua identità nel Gestore Unico in modo che possa eventualmente anche uscire in futuro per percorrere altre strade, come la pista dalla Valtellina avanzata dal PD camuno. Per andare con il Gestore Unico della Provincia di Sondrio, sempre che ci accolga, serve una nuova legge regionale che esoneri la Valle Camonica dall'andare con la Provincia di Brescia e che l'autorizzi ad immaginare un futuro all'interno di un'area vasta omogenea e montana. Un'idea che potrebbe piacere alla Regione e che infatti piace alla Lega Nord, poiché segue la strada già gettata con la riforma sanitaria tanto contestata dal PD, che accorpa la Valle Camonica alla Valtellina. Il tempo però stringe. Va bene che alla guida del Broletto c'è un camuno, Pierluigi Mottinelli, ma non stanno tutti ad aspettare la Valle Camonica. Se non si trova l'accordo politico, i comuni valligiani rischiano di venire commissariati dalla Regione, tutti. E a gestire i loro impianti, ci penserebbe il tanto odiato Gestore Unico, senza la SIV.
