La Prefettura di Brescia ha indicato nel modello di microaccoglienza ben organizzato e funzionante in Vallecamonica come una buona pratica che dovrebbe essere applicata ovunque. Sono quindi da rifiutare le concentrazioni ed i grandi numeri in strutture alberghiere e para-alberghiere, anche perché il criterio della gestione di piccolo numeri è molto più vicino alle esigenze delle persone, più economico e offre maggiore garanzia di successo nella gestione ed un minor impatto sociale. Quanto già esistente in Vallecamonica, a Darfo e Stadolina, continuerà a funzionare fino a nuova disposizione: gli attuali 92 richiedenti asilo già presenti sul territorio seguono il loro percorso come previsto e autorizzato dalla Prefettura di Brescia. Secondo al Prefettura, quanto già fatto dalla Caritas diocesana e quindi zonale è un esempio di organizzazione dove problemi vengono studiati prima e quindi vengono trovate le soluzioni più opportune. Il Prefetto di Brescia si anche augurato che agli attuali 30 comuni della Vallecamonica aderenti al progetto di microaccoglienza se ne aggiungano altri nel caso in cui i bisogni dovessero diventare urgenti.