Lei sa, 7 maggio 1944. La storia di Enrichetta Comincioli e della sua deportazione dopo l'uccisione del primo partigiano in Val Saviore. Sono il titolo e la trama del cortometraggio che Mauro Monella, giovane regista camuno ed Effetto Cinema circolo di Costa Volpino hanno prodotto. Narra la vicende della Resistenza in Valsaviore. Enrichetta Comincioli, infatti, all'indomani del 7 maggio 1944 e all'uccisione del primo partigiano a Cevo, per liberare il padre, arrestato dai fascisti, si presenta in caserma. Viene arrestata, interrogata, torturata, quindi deportata. Il corto è ispirato al libro "Il racconto di Enrichetta" scritto da Valerio Moncini. L'idea è quella portare questi prodotti nella scuola per far meglio conoscere le vicende della Resistenza in Valsaviore. Ma Lei sa 7 maggio 1944 rappresenta anche una sorta di prologo del lungometraggio La Baraonda tratto dal libro di Mimmo Franzinelli dedicato alle vicende della resistenza in Valsaviore. Le riprese cominceranno a breve. Il progetto è stato sostenuto anche dalla Comunità montana di Valle Camonica, dall'Unione dei comuni e dal Museo della Resistenza della Valsaviore. Nel ruolo della protagonista, cioè di Enrichetta Comincioli, Silvia Dusi. Il cortometraggio dedicato ed Enrichetta Comincioli, così come la Baraonda il film di Mauro Monella regista originario di Cevo che ha già realizzato altri due lungometraggi, Isola di ghiaccio del 2010 girato a Isola di Cevo e La strada della vita dedicato a Marco Pantani del 2014 - sarà prodotto dal circolo Effetto Cinema di Costa Volpino che non è nuovo ad esperienze di questo genere. Da anni produce film su due filoni, uno dedicato alle passioni dei registi, l'altro che racconta le storie del territorio, come quello in produzione, come il film dedicato al disastro del Gleno. Dopo Lei sa e la Boraonda ci sono comunque altri progetti in cantiere.