La Valle Camonica fa scuola, in tema di gastronomia, portando la tradizione nel futuro, creando connubi di sapori nuovi, rivisitando antiche ricette in grando di sorprendere anche il palato più raffinato. L'idea nata 15 anni fa con le Settimane della Gastronomia Camuna, oggi ha portato a centinaia di piatti nuovi e ad una passione, mai registrata prima, per l'enogastronomia, che accomuna tutti, dallo chef, al ristoratore, al cliente. Durante le cene a 4 mani organizzate nell'ambito della rassegna, mentre in sala gli ospiti studiano il menù, in cucina gli chef si confrontano sul modo migliore di esaltare i prodotti tipici della Valle Camonica in abbinamento ai vini camuni. Presto anche la 15esima edizione delle Settimane della Gastronomia volgerà al termine e l'occasione per festeggiare l'impegno e i risultati, sarà la cena di gala del 7 novembre al ristorante delle Terme di Boario. Allora verrà ribadito il ruolo che i ristoratori hanno avuto e continuano ad avere da una parte, nell'attirare il turista, nel saper accoglierlo e nel saper prenderlo per la gola e dall'altra parte, nel saper portare la gente al ristorante per riscoprire i prodotti camuni e il loro valore. Ma non solo, la cena del 7 novembre sarà anche l'occasione per fare beneficienza. I fondi andaranno devoluti alla Pia Fondazione di Malegno. DUE CHEF, DUE TERRITORI NEL PIATTO La passione comune per l'enogastronomia come veicolo di promozione di un territorio, dà il nome alle cene a 4 mani, definite per questo dell'amicizia, come quella che questo giovedì sera si è svolta al ristorante La Storia di Montecchio di Darfo, che ha proposto accostamenti unici fra prodotti camuni e di lago, frutto della cratività dello chef del Restor Villa Arcadio di Salò Glauco Zini e lo Chef di casa Stefano Azzini. L'atmosfera, la cortesia, l'accoglienza, sono gli ingredienti che in sala anticipano l'arrivo dell'arte nel piatto. Perchè la ristorazione è un'arte e oggi il cliente, accanto ai sapori conosciuti, cerca la novità.