Nessun commento dalla direzione sanitaria dall’Asst Bergamo Est, già Bolognini di Seriate, sulla vicenda giudiziaria dell’ex caposala di Piario, che andrà a processo l’8 giugno con l’accusa di peculato nel filone secondario dell’inchiesta sulle cosiddette morti sospette in corsia. L’indagine vede al centro la figura dell' infermiera, accusata di aver somministrato dosi anomale di Valium ai pazienti, provocandone in alcuni casi la morte. Per questo motivo la dipendente è indagata per omicidio preterintenzionale, mentre per concorso colposo nello stesso reato sono indagati nove medici dell’ospedale e dell' allora caposala. Silenzio assoluto dall’ex Bolognini in attesa della chiusura delle indagini, mentre l' infermiera indagata, starebbe cercando lavoro fuori provincia e in ambito diverso da quello ospedaliero dopo la decisione di dimettersi a inizio anno, al rientro dal periodo di aspettativa. «Non era più in condizione di continuare a lavorare in una struttura nella quale si sentiva gli occhi puntati addosso», spiega l’avvocato Giovanni Ponte, legale dell' infermiera. Con le dimissioni ovviamente cade anche la vicenda del procedimento disciplinare, che era stato congelato in attesa della conclusione del procedimento penale. Da tempo la dipendente aveva manifestato la volontà di cambiare lavoro, in attesa di dimostrare la propria estraneità nella vicenda giudiziaria.