1
1014 IL PROGETTO DELLA VALCAVALLINA
La Val Cavallina, nel campo del sociale, ha spesso fatto da capofila e da pioniere in provincia. È successo anche in questo caso: il patto sociale per il welfare, siglato tra Amministrazioni pubbliche, sindacati e realtà locali della cooperazione, rischia di diventare la pietra fondante di un sistema allargato a tutta la provincia. Negli ultimi due anni, la rete territoriale e lalleanza locale di conciliazione ( due istituti previsti da un decreto regionale del 2013 e inerente le politiche di conciliazione) hanno coltivato le relazioni tra le realtà di val cavallina e basso Sebino e elaborato progetti per sostenere la famiglia che cura, un progetto capace di coinvolgere oltre 450 lavoratori e utilizzare 125.000 euro di fondi regionali per garantire una serie di azioni e prestazioni sociali, sanitarie e educative. In pratica, qui si è realizzato il primo esempio di accordo sul territorio con i crismi del Decreto reginale e della delibera ASL che istituiva le reti territoriali. Adesso, e cioè con il prossimo biennio, i padri costituenti dellalleanza intendono proseguire con LAlleanza, diventando ancor di più esempio e stimolo per analoghe esperienze nel resto della provincia. Gli ambiti territoriali di Val Cavallina e Basso Sebino, CGIL CISL UIL, ConfoCooperative e LegaCoop, le cooperative sociali coinvolte (Cantiere, Battello, Dolce, Aliante, Innesto), il Patronato San Vincenzo e da oggi ConfArtigianato hanno sottoscritto il Patto, augurandosi innanzitutto, possibili future adesioni di imprese profit e non profit, oltre che di amministrazioni pubbliche. Nella fascia di provincia che costeggia i due laghi bergamaschi, gli enti pionieri si accordano per attuare e sostenere politiche di welfare aziendale e misure o interventi che favoriscano i dipendenti delle aziende coinvolte nellequilibrio dei tempi di vita e lavoro. Gli obiettivi principali sono quelli di creare nei luoghi di lavoro un clima ottimale di benessere organizzativo. Con il progetto networking: fare sistema per sostenere la famiglia che cura ci si pone lobiettivo di garantire ai dipendenti delle imprese aderenti operanti nei Ambiti Territoriali Val Cavallina e Basso Sebino una serie di prestazioni sociali ed educative che facilitino la conciliazione dei tempi di cura familiare con gli impegni lavorativi. Tra queste: asilo nido/micronido o nidi famiglia e servizi per linfanzia; scuole dellinfanzia, mense scolastiche, cre, baby cre,
; servizi di assistenza domiciliare; spazi educativo/aggregativi ed extrascuola; centri diurni per minori, per anziani o disabili; assistenti familiari, assistenti allinfanzia (baby sitter), badanti,; maggiordomo aziendale spesa al domicilio piattaforma di e-commerce altra prestazione sociale erogate dalle UDOS (Unità di Offerta Sociale) accreditate anche in forma sperimentale. Fulcro del sistema, la Piattaforma AtC56W+, con cui si mettono a sistema, in un unico negozio on-line, prodotti e servizi.
Condividi questo articolo: