Formazione medico-scientifica, ricerca a livello internazionale, collegamento in rete e ottimi rapporti con colleghi sparsi in Italia e nel mondo ed ecco il piccolo-grande miracolo dell'Ospedale di Vallecamonica: la messa a punto di una batteria di esami clinici sicuri e ripetitivi, un vero e proprio pattern, che uniti alla clinica, alla radiodiagnostica ed alla gasanalisi permettono di arrivare con sicurezza, velocità e precisione alla diagnosi infezione da coronavirus. Una metodologia di indagine introdotta negli ospedali camuni è l'emogasanalisi, che consente di capire qual è l'efficienza dello scambio di gas che coinvolge il sangue e l'aria inspirata e che avviene negli alveoli polmonari. Esame di elezione proprio nelle malattie polmonari e respiratorie. Proprio a febbraio l'UOC laboratorio di analisi cliniche dell'Ospedale di Vallecamonica aveva tenuto un corso a 230 tra medici, infermieri e tecnici sull'uso del gasanalyser, di cui oggi è dotato ogni reparto di Esine e di Edolo. La metodica di diagnosi di infezione da coronavirus tramite tampone oro-faringeo non viene certamente accantonata e, anzi, si applica in parallelo con quella descritta dalla dottoressa Bonetti che, però, ha il vantaggio di consentire la diagnosi in anticipo. Ecco dunque, nella grande emergenza, emergere un'eccellenza importante che potrebbe diventare un'autostrada praticata ovunque con sicurezza nella diagnosi precoce del coronavirus.