La Regione con una delibera di giunta ha conferito questo martedì 2 febbario a Guido Bertolaso il ruolo di consulente del presidente Attilio Fontana per l'attuazione e il coordinamento del piano vaccinale Covid 19 di Regione Lombardia. Dopo la realizzazione dell'ospedale in fiera a Milano, concluso in tempi record, ora a Bertolaso viene chiesto di scendere in campo per portare a termine un'altra impresa: la campagna vaccinale. L'assessore al welfare e vicepresidente della Regione Letizia Moratti avrà quindi a fianco una squadra che si occuperà di un piano vaccinale complesso, soggetto a continue modifiche. E' di questo martedì ad esempio la notizia che l'Aifa ha dato inoltre l'ok per gli over 55, per il vaccino di AstraZeneca che verrà distribuiti fra l'8 e il 15 febbraio e somministrato a partire dal 25 febbraio. A dare il benvenuto, per la seconda volta a Guido Bertolaso, l'assessore regionale alla protezione civile Pietro Foroni che mette a disposizione la macchina della protezione civile regionale e dei volontari per mettere in campo la logistica utile ad affiancare la macchina sanitaria. Darò il mio contibuto – ha affermato Bertolaso – alla più grande operazione di emergenza e di protezione civile che si sia mai svolta in Italia. Obiettivo vaccinare entro l'estate 10 milioni di cittadini italiani residenti in Lombardia. Ad oggi sono state somministrate circa 300 mila dosi. Molto dipenderà dall'approvvigionamento dei vaccini. Il problemà sarà avere a disposizione quindi i vaccini e gestire la somministrazione di diverse tipologie di vaccino. Un primo piano è già stato redatto, coinvolge l'Areu, le Ats, le Asst e tutte le strutture sanitarie e socio sanitarie della regione, la protezione civile, le associzioni di volontariato, gli alpini, le forze dell'ordine, i medici di famiglia, i medici in pensione. Entro la fine di febbraio dovrebbe concludere la prima fase del piano di somministrazione dei vaccini agli operatori sanitari e socio sanitari, agli operatori e gli ospiti delle rsa mentre dalla fine di febbraio e nel mese di marzo l'intento è vaccinare gli ultra 80enni, circa 700 mila persone in Lombardia, la cui adesione verrà raccolta tramite i medici di base, i call center o con l’accesso al portale dedicato. A quel punto la persona sarà contattata tramite telefonata o sms per decidere dove e quando effettuare la vaccinazione: a domicilio, dal medico di medicina generale o al centro vaccinale. A seguire, verranno vaccinate le altre categorie, a partire dalla fascia 60-79.