La conferma è arrivata da Maria Esposito, sostituto procuratore al Tribunale di Bergamo: “i resti umani ritrovati nella mattinata di mercoledì 5 ottobre in Val Parina sono di Maria Pisoni, l’ex bidella di Treviglio, scomparsa il giorno di Pasqua del 2018”. “Sono stati rinvenuti anche degli indumenti e brandelli di documentazione che sono stati riconosciuti dai familiari”. La macabra scoperta era stata fatta da un fungaiolo, un uomo di 63 anni, che martedì 4 ottobre, di sera, si era perso nella zona in territorio di Oltre il Colle e aveva avvisato i soccorritori del ritrovamento di uno scheletro in mezzo agli arbusti. Secondo il magistrato, la donna probabilmente era caduta in modo accidentale, il corpo infatti è stato rinvenuto in un dirupo piuttosto scosceso. Per il recupero era stato necessario l’intervento del Soccorso alpino. I rilievi scientifici svolti dai Carabinieri, su quanto rimasto, in avanzato stato di decomposizione, hanno confermato le ipotesi: l’identità della donna è risultata essere proprio quella di Maria Pisoni, ex bidella di 70 anni. Abitava a Treviglio e si trovava con la famiglia a Oltre il Colle nella casa che frequentava da vent’anni. Quel giorno, dopo pranzo si era allontanata per una delle sue frequenti passeggiate, ma quella volta senza fare ritorno. Sembrava scomparsa nel nulla. Quattro anni fa venne impiegata un’ingente quantità di uomini e droni per le ricerche, proseguite per una settimana ma senza esiti e quindi interrotte. Tra le ipotesi anche quella che potesse essere salita, volontariamente o meno, su un’automobile con qualcuno, ed essersi allontanata. Il giallo era proseguito con appelli al programma televisivo “Chi l’ha visto”, che aveva portato ad alcune segnalazioni, ma senza nulla di fatto. La vittima era nota nella Bassa Bergamasca, oltre che per il suo impiego nelle scuole di Treviglio “Battisti” e “De Amicis”, anche per essere stata volontaria al canile di Calvenzano. Ora il mistero, sia pure nel dolore dei famigliari, è stato finalmente risolto.