Il modus operandi è quello ormai collaudato: una telefonata da un finto avvocato per chiedere soldi per aiutare un congiunto finito nei guai. Il truffatore entrato in azione nei giorni scorsi a Gardone Valtrompia, però, non aveva messo in conto che gli anziani che ha tentato di abbordare avessero seguito gli incontri che i carabinieri svolgono nei centri anziani e negli oratori, proprio per mettere in guardia le persone più deboli da personaggi come lui. Nella mattinata del 26 ottobre scorso dunque, l'uomo, prende contatto con due anziani del paese: al telefono riferisce di essere un avvocato; li informa dell'arresto di un nipote in seguito ad un incidente stradale. Servono soldi, in contanti, o monili in oro per le spese legali. Li avrebbe ritirati, proprio sotto la loro abitazione, un collaboratore del sedicente avvocato. Gli anziani, insospettiti dalla telefonata, però, non si sono fatti ingannare e come suggerito più volte dai militari in varie occasioni, hanno fatto la segnalazione al 112. E così ad attende il truffatore al cancello della loro abitazione c'era anche una pattuglia dei carabinieri. Invece di ritirare i contanti l'uomo ha visto scattare le manette. Processato per direttissima il truffatore non potrà dimorare in provincia di Brescia. I carabinieri del comando provinciale di Brescia e le compagnie del territorio, sono da tempo impegnate a scovare chi approfitta della buona fede degli anziani per mettere in atto ignobili truffe, ma al contempo da qualche anno hanno messo in atto una serie di iniziative di prevenzione. Fra queste quelle di incontri negli oratori o nei centri anziani per mettere in guardia la popolazione su come agiscono i truffatori. In questa circostanza gli anziani hanno agito proprio secondo le indicazioni fornite dai militari durante uno di questi incontri ed hanno permesso di bloccare il truffatore.