Il sindaco di Temù, Giuseppe Pasina, è stato sfiduciato. Sei consiglieri al termine del Consiglio comunale di questo giovedì sera hanno approvato la mozione di sfiducia che ha fatto così cadere il primo cittadino. La comunicazione di quanto accaduto giungerà dal segretario comunale al prefetto Maria Rosaria Laganà che procederà poi con la nomina di un commissario prefettizio che porterà il Comune fino alle elezioni di questa primavera. La mozione di sfiducia era stata presentata lo scorso 14 novembre  da quattro consiglieri comunali del gruppo di maggioranza “Insieme per Temù“, Alberto Cattaneo, Andrea Lamorgesa, Daniela Longhi e Attilio Maroni. Dopo un’accesa discussione la mozione è stata così votata dai quattro consiglieri di maggioranza e due di minoranza “Autonomia e cambiamento”, Ottavio e Maurizio Zani. Il capogruppo della minoranza, Fabio Fogliaresi ha invece abbandonato l’aula perchè non condivideva tale mozione. La crisi del Comune di Temù ha origini lontane. Da quattro anni e mezzo non c’è un accordo tra maggioranza e opposizione, ma anche tra Sindaco e il gruppo di maggioranza “Insieme per Temù”. Tra le cause scatenanti, figura l’interrogazione presentata dalla minoranza lo scorso luglio con la quale il gruppo “Autonomia e cambiamento” capeggiato da Fabio Fogliaresi chiedeva al sindaco di fare luce sulla Pro Loco, di cui Pasina è presidente, sui fondi ad essa destinati oltre che sulla convenzione con il Comune su contributi ed uso dell’Infopoint. Il 10 novembre scorso il primo cittadino di Temù aveva revocato le deleghe al vicesindaco Alberto Cattaneo, all’assessore Sergio Regola e al pro sindaco di Villa Dalegno, Corrado Tomasi, nominando come nuovi assessori Omar Calzoni, anche vicesindaco e Paolo Zanini. Scelte che di fatto hanno aperto una crisi all’interno del gruppo di maggioranza “Insieme per Temù”. Ora che la sfiducia è stata approvata si attende il commissariamento. Il sindaco Giuseppe Pasina ha annunciato al momento di non volersi candidare alle prossime elezioni comunali.