2.600 MINORI STRANIERI SOLI IN LOMBARDIA

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Numeri in crescita, ma sempre al di sotto delle necessità: al 31 dicembre 2023, in Lombardia risultavano infatti 559 tutori volontari iscritti negli elenchi tenuti presso i Tribunali per i Minorenni, di cui 180 al Tribunale per i Minorenni di Brescia, 379 nell’elenco tenuto presso il Tribunale, sempre per minori, di Milano. Questo è quanto emerge dalla relazione annuale 2023 redatta dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza. I 385 tutori attualmente presenti in Lombardia non permettono di coprire tutte le esigenze richieste. Al 31 marzo 2024 risultavano in Lombardia 2.639 minori stranieri non accompagnati (il 12,5% del totale nazionale), di cui quasi la metà, 1.153 nella sola provincia di Milano; stabili sopra i 200 i numeri di Brescia, Bergamo, Pavia, province dove l’aumento è stato esponenziale nell’ultimo anno. È difficile trovare posti in comunità per minorenni e, d’altra parte, il Governo ha aperto alla possibilità di inserire i minori sopra i 16 anni anche nelle strutture per adulti. Ma questo non permette di esaurire le criticità presenti. Lo scorso anno sono state 137 le segnalazioni, che hanno dato il via ad interventi, per lo più relativi all'assistenza in ambito familiare e in contesti diversi dalla famiglia. Tra i temi approfonditi dal Garante, c’è quello del rifiuto genitoriale, condizione di rottura della relazione genitore-figlio a seguito di separazione o divorzio, in assenza di violenza e maltrattamenti. Il rifiuto del figlio verso uno dei due genitori è, in altre parole, apparentemente immotivato, ma poiché i casi sono tanti, è stato istituito un tavolo di lavoro consultivo composto da Ctu, psicologi, psichiatri, avvocati e magistrati, con lo scopo anzitutto di spiegare se esista o meno, questo fenomeno clinico.

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